Salvador Espriu
“Sulla riva del mare. Avevo”
XXV
Sulla riva del mare. Avevo
una casa, il mio sogno,
sulla riva del mare.
Alta prua. Per liberi
cammini d’acqua, l’agile
barca che guidavo.
Gli occhi sapevano
tutto il riposo e l’ordine
d’una piccola patria.
Come ho bisogno
di dirti lo sgomento
che dà la pioggia sui vetri!
Oggi cade notte di tenebra
sulla mia casa.
Le rocce nere
m’attirano al naufragio.
Prigioniero del cantico,
il mio sforzo inutile,
chi può guidarmi all’alba?
Rasente al mare avevo
una casa, un lento sogno.
Traduït per Giulia Lanciani.
Salvador Espriu, “Sulla riva del mare. Avevo”. A: Cristallo di Parole. Traducció i selecció de Giulia Lanciani. Roma: Japadre, 1987, p. 25.