[…] Ma te lo ricordi come scendeva le scale, che signora! Passo da dama, lento, compassato e allo stesso tempo leggero, con un ritmo uguale, sicuro, d’uno stile, una scuola, che non esistono più. Sì, Teresa è molto vecchia, già lo sai, ha la mia età. Se me lo ricordo? Giocammo tante volte insieme in questa piazzetta, a nascondino, a rubabandiera, a acchiapparella, a cavallina. […] È tutto passato ormai. Qualche volta, al crepuscolo, ci infilavamo tra i canneti del pantano col brivido di un’avventura proibita. Avanzavamo quasi a tentoni aspettandoci un miracolo. Chissà, forse al Remei ci sarebbe stata una ragnatela di nebbia, o forse una combriccola di streghe sulla Muntala. Una volta tornati indietro raccontavamo la disavventura alle nostre nonne, come di quando ci eravamo imbattuti in qualche fantasma. Poi crescemmo, io mi sposai. Teresa e sua sorella, Julia, che è morta di tisi molti anni fa, cominciarono a viaggiare col capitano Vallalta a bordo della Panxita. Tempo dopo la fregata naufragò, e nel giro di poco Julia e il vecchio morirono. […]